La valle del fiume Tusa nella contea di Geraci: Pettineo, Migaido e Castel di Lucio
di Giuseppe Rampulla
ISBN: 978-88-6096-157-0
Formato: Rilegato
Genere: Saggi storici
Anno: 2008 - Mese: ottobre
Pagine: 104

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Sintesi

Le motivazioni che mi hanno portato, da architetto pianificatore e conservatore, ad affrontare una ricerca storica sull’antropizzazione di un territorio, sono state determinate dalla convinzione (spero non solo mia) che non si possa programmare alcun intervento progettuale se non si comprendono i fenomeni che, nel tempo, hanno contribuito alla trasformazione di ambiti territoriali ed alla nascita di centri abitati ed insediamenti umani.
Conoscere prima di tutto il contesto storico per progettare sia in scala architettonica che urbanistica.
Conoscenza non come fatto culturale fine a se stesso, ma come appropriazione di processi evolutivi, senza la quale non si potrà attuare correttamente un intervento conservativo o una proposizione trasformativa.
Gli strumenti ed i metodi adottati sono interdisciplinari (antropologia culturale, sociologia, storia dell’arte, storia dello spettacolo, storia delle religioni, ecc.) ma le finalità sono specificamente urbanistiche.
Questo taglio dipende dall’impronta profonda che gli studi accademici hanno lasciato in me e, con riconoscenza, ancora oggi ricordo il “Corso di storia dell’urbanistica” della Facoltà di Architettura di Palermo tenuto dal Prof. Enrico Guidoni negli anni ’70 dello scorso secolo.
Dal variopinto mosaico della Sicilia medievale ho estratto ed analizzato un solo tassello: la Contea di Geraci, stato feudale Ventimigliano che oggi potrebbe sovrapporsi, in linea di massima, con il Parco delle Madonie.
Poi, procedendo per “zoommate” all’interno di questa vasta area, ho delimitato una fascia omogenea di territorio che costituisce la “Vallata del Fiume Tusa”, o “Fiume Aleso”, antica via commerciale e linea di confine di pertinenze territoriali.
Studiando questa valle mi sono soffermato sugli insediamenti urbani di Pettineo e Castel di Lucio e sull’insediamento castrense di Migaido.
I tre siti sono nati in un unico contesto storico (XIV sec.) ed hanno avuto un importante ruolo nella politica di espansione dei Ventimiglia, Conti di Geraci.
L’avere tralasciato di trattare nel dettaglio “Halaesa Arconidea”, rilevante municipio romano fondato nel V sec. a.C. e ricadente nel territorio studiato, non è stata una dimenticanza, o una trascuratezza storica, ma una scelta metodologica. Concordando con il Prof. E. Guidoni (Atlante di Storia Urbanistica Siciliana n.1, 1979), ho fatto partire le mie indagini dal periodo medievale, lasciando all’archeologia il compito di approfondire gli importanti capitoli antecedenti a questa epoca storica.
Il mio lavoro non vuole essere e non è un opera compiuta, ma va inteso come un contributo alla ricerca, una traccia su cui altri potranno meglio lavorare, oppure una indicazione di metodo da adottare per indagare altri contesti territoriali.

RAMPULLA GIUSEPPE, architetto, pianificatore e conservatore, nasce nel 1954 a S. Agata di Militello ed ivi risiede dal 1999, ma i suoi primi 45 anni li vive tra le Madonie e Palermo, dove chiude gli studi accademici laureandosi in Architettura. La sua carriera è segnata dalla ricerca costante del bello e dell’armonia, ovunque si possa trovare.
L’eclettismo che caratterizza la sua scelta culturale e professionale lo porta verso un’architettura razionalista che si confronta ed armonizza sempre con il contesto storico/ambientale. Ma il suo massimo interesse è rivolto alla ricerca storica finalizzata alla conservazione del teritorio e di manufatti.
Nel campo del restauro ha concepito progetti di recupero e/o riuso edilizio come: Villa “Le Rondini” (Scandicci - FI, ‘500), Palazzo “Torremuzza” (Palermo, ‘700), Azienda Agricola “Buonanotte” (S. Mauro C.de - PA, ‘800).
Come esempi della sua concezione di architettura moderna possono citarsi i progetti: ampliamento dell’I.T.G. di Cefalù, sede dell’Ufficio Circondariale Marittimo di S. Agata di Militello (ME), Villa “Addaura” (Palermo), Villa “C.da Monte” (Cefalù).
L’impegno professionale lo vede coinvolto anche nel sociale in seno al Coordinamento H per i diritti delle persone con disabilità nella Regione Siciliana - Onlus, per cui ha redatto progetti per l’abbattimento delle barriere architettoniche nei seguenti siti: Aeroporto civile “Falcone e Borsellino” di Palermo, Museo Civico N. Barbato di Piana degli Albanesi, Cattedrale di S. Demetrio di Piana degli Albanesi, Museo Archeologico di Prizzi, Castello di Cefalù Diana.
Tra le committenze pubbliche si ricordano: Regione Siciliana, Provincia di Palermo, Azienda Municipalizzata A.M.I.A. di Palermo, Dipartimento Protezione Civile Regione Sicilia.
PUBBLICAZIONI: Progetto “Iacopo del Duca” di Cefalù, pubblicato sulla Rivista ufficiale della Provincia di Palermo, Dicembre 1998.
RICERCHE IN CORSO: la “Villa del Casale” di Piazza Armerina, l’architettura Cistercense e Templare.

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